La vicenda del doppio cadavere del Lago Trasimeno

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    Riporto dalla sentenza Micheli (pag.260) una parte che potrebbe suggerire la ragione per cui, nonostante l'anomala ottima conservazione dell'encefalo, il PM ritenne che Narducci non sopravvisse a quegli eventi del lago. La signora Miriano fornisce -in effetti- una testimonianza sorprendente.

    "I profondi dubbi di identità del cadavere esumato con quello ripescato privano l’indicazione dell’ora della morte del “paletto” costituito dal dato circostanziale dell’allontanamento del NARDUCCI nelle acque del Lago Trasimeno nel primo pomeriggio dell’8 ottobre 1985. Il Prof. PIERUCCI ammette che una coincidenza della morte con tale circostanza sarebbe “compatibile” ma tale compatibilità dovrebbe essere inserita entro un ambito di “una notevole escursione di anni, in più od in meno” (vds. p. 41). Il CT, esaminato il cadavere corificato del NARDUCCI, afferma in pratica che la morte del gastroenterologo, da un punto di vista medico – legale, potrebbe essere intervenuta da qualche anno prima a qualche anno dopo quell’8 ottobre e, se, fino alle primissime ore del pomeriggio di quel giorno, noi sappiamo che il NARDUCCI era vivo e vegeto, nulla potremmo dire per il periodo successivo.
    All’epoca della CT non erano, però, intervenute le dichiarazioni della Signora MARIA TERESA MIRIANO che, in quelle del 20.02.03 e in quelle rese nel corso dell’incidente probatorio del 2.12.05, ha dichiarato di essersi recata nella villa di San Feliciano, in assenza del marito il Prof. EZIO MORETTI, impegnato nelle normali visite ambulatoriali all’Ospedale di Foligno, quindi in un giorno lavorativo e non di domenica (quindi non il 13 ottobre 1985) e di avere visto il cadavere di FRANCESCO, descritto nel suo aspetto consueto, ben diverso da quello del cadavere ripescato. Lasciamo parlare la Signora MIRIANO nell’incidente probatorio (vds. pp. 69 e 70):

    aveva un aspetto sereno….aveva questo suo viso quasi che… sembrava quasi che lo avessero aggiustato, truccato un pochino…il colore non era quello delle salme, hanno un colore un po’ particolare… quasi roseo insomma.
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI):… Senta, aveva le labbra gonfie?
    MARIA TERESA MIRIANO: no io di gonfio francamente non ricordo….
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): era scuro?
    MARIA TERESA MIRIANO: no.
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, aveva un aspetto negroide?
    MARIA TERESA MIRIANO: assolutamente, era lui…. era lui.
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, aveva i capelli ricci e radi?
    MARIA TERESA MIRIANO: no lui aveva i capelli lisci e castano…
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): castano chiari.
    MARIA TERESA MIRIANO: sì.
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, era cambiato da quando lo aveva visto in vita?
    MARIA TERESA MIRIANO: no….
    PUBBLICO MINISTERO (DOTT. MIGNINI): senta, si ricorda come era vestito?
    MARIA TERESA MIRIANO: sì, aveva un paio di pantaloni o jeans o di colore jeans…. un giubbotto di lana e pelle davanti… poi non aveva le scarpe… e aveva delle calze scure.

    La signora MIRIANO vide il cadavere del NARDUCCI con tutte le caratteristiche di quest’ultimo e, per giunta, lo descrive con gli stessi abiti con cui è stato rinvenuto una volta aperta la bara a Pavia. E, del resto, anche dalle intercettazioni telefoniche, in particolare dalla conversazione n. 1724 del giorno di Natale 2002, tra ADRIANA FREZZA, suocera di PIERLUCA e la Signora MIRIANO, quest’ultima ripete gli stessi concetti:

    Teresa: Allora quello che ho visto io a San Feliciano era … era … fatto di cera… (..) io me lo ricordo come fosse adesso: c’aveva addosso un golfino verde, un giubbotto di cuoio
    Adriana: Sì, sì, sì
    Teresa: E i jeans e accanto sul … perché ancora quando l’ho visto io non era ancora dentro la cassa
    Adriana: Ma tu dove l’hai visto?
    Teresa: Io a San Feliciano, ma a casa però eh?
    Adriana: Eh ma dov’era quando lo hai visto?
    Teresa: Era … steso su do …. È arrivata poco dopo la cassa …
    Adriana: E tu come mai eri andata su?
    Teresa: Perché sono corsa subito io … ho preso la macchina e sono andata giù subito… ma te ricordi eravamo tanto amici prima … ma no … ”


    La signora MIRIANO non ha, quindi, mai mentito né dinanzi al PM né dinanzi al GIP. E’ in forza di tali dichiarazioni e preciso meglio, solo di tali dichiarazioni, che è possibile riportare con certezza la morte ad un momento di poco successivo alla scomparsa."
     
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