L'apertura della pista sarda

L'apertura della pista sarda e in particolare le controverse modalità con cui tale pista fu aperta, ancora oggi avvolte da un'aura di mistero, sono un passaggio cruciale della vicenda MdF

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    Tutti gli uomini sono attori, tranne qualche attore

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    CITAZIONE (Mr. Simon86 @ 16/2/2024, 17:26) 
    Beh sicuramente la perversione di quella cerchia di persone è ben descritta nel rapporto Torrisi. Forse collegando questo alla componente sensuale dei delitti del Mostro erano sicuri che o lui o la pistola provenissero da quell ambiente

    Prendi Giovanni Vinci ad esempio, un pensierino ce lo fai visto ciò che sappiamo su di lui.
     
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    CITAZIONE (Mr. Simon86 @ 16/2/2024, 17:26) 
    Beh sicuramente la perversione di quella cerchia di persone è ben descritta nel rapporto Torrisi. Forse collegando questo alla componente sensuale dei delitti del Mostro erano sicuri che o lui o la pistola provenissero da quell ambiente

    Secondo me il profilo è opposto.
    Il mostro è un giustiziere, ultra moralista pieno di odio, l'esatto opposto di quel clan di erotomani perversi scambisti sardi. Il mostro interrompe l'atto, non violenta le ragazze. SV (malato di sesso) e Pacciani (andava a letto con le figlie) non credo che alla povera Pettini avrebbero appoggiato solo un tralcio di vite. Per soldi FV rubava pure le galline e aiutava l'Anonima nei sequestri, Pacciani prendeva cose che trovava nelle discariche: non avrebbero lasciato i soldi nel portafogli dei ragazzi.

    Credo che il mostro non fosse un maniaco sessuale classico. Era un vendicatore, un giustiziere, suo scopo era uccidere coppiette che si apprestano ad avere un rapporto. Le parti sessuali asportate non erano l'obbiettivo primario, ma lo scalpo, il trofeo da portare in casa per ricordare la serata vincente.
     
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    La vedo come te
    Anche io penso ad un giustiziere, o 2 con uno su cube del primo,ma sono anche d'accordo con Filastò quando Ipotizza che sia una scusa che il colpevole da a se stesso per giustificare la reazione a quell evento traumatico della sua vita che indubbiamente è l'origine di questa triste vicenda
     
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    Apprezzo molto Filastó, ha avuto molti meriti che gli vanno riconosciuti, innanzitutto ha portato un cambio di prospettiva sulla vicenda, spostando l'attenzione verso un profilo del mostro che per come agisce è molto diverso da personaggi come Lotti & co.
     
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    CITAZIONE (Blood Hound @ 16/2/2024, 19:48) 
    CITAZIONE (Mr. Simon86 @ 16/2/2024, 17:26) 
    Beh sicuramente la perversione di quella cerchia di persone è ben descritta nel rapporto Torrisi. Forse collegando questo alla componente sensuale dei delitti del Mostro erano sicuri che o lui o la pistola provenissero da quell ambiente

    Secondo me il profilo è opposto.
    Il mostro è un giustiziere, ultra moralista pieno di odio, l'esatto opposto di quel clan di erotomani perversi scambisti sardi. Il mostro interrompe l'atto, non violenta le ragazze. SV (malato di sesso) e Pacciani (andava a letto con le figlie) non credo che alla povera Pettini avrebbero appoggiato solo un tralcio di vite. Per soldi FV rubava pure le galline e aiutava l'Anonima nei sequestri, Pacciani prendeva cose che trovava nelle discariche: non avrebbero lasciato i soldi nel portafogli dei ragazzi.

    Credo che il mostro non fosse un maniaco sessuale classico. Era un vendicatore, un giustiziere, suo scopo era uccidere coppiette che si apprestano ad avere un rapporto. Le parti sessuali asportate non erano l'obbiettivo primario, ma lo scalpo, il trofeo da portare in casa per ricordare la serata vincente.

    Concordo.

    A mio modesto parere Perugini fu una disgrazia per queste indagini, supponente e saccente ai massimi livelli ma con una ignoranza di fondo sull'argomento (nonostante i tanto decantati studi in merito) palese.
     
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    Bloodhound95
    Non so se esiste come parola, ma ripeto che mi piace definirmi neofilastoniano perché, pur non concordando con lui su tutto, è stato la scintilla che ha avviato il motore delle mie supposizioni
    Anonimo77
    Pur non sapendo chi sia, la visione dell'anonimo fiorentino è simile alla tua, come dargli torto d'altronde su molte affermazioni
     
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    Ragionando su ipotesi di un mostro giustiziere o vendicatore mi viene in mente il delitto di Giogoli .
    Come per Scopeti secondo me l'assassino ha saputo rappresentare un grande inganno .
    Di gente con turbe sessuali ce n'era parecchia ,Pacciani stesso ne è un degno esemplare.
    A ben vedere non ce
    n'è uno in questa fitta trama che sia non dico uno stinco di santo ma animato da una sana sessualità .
    Lo stesso filo conduttore della vicenda del Mdf è incentrato sulla figura di un maniaco che uccide coppie di "giovani fidanzati" nel mentre si accingono all'atto sessuale dopodiché viene mutilato il cadavere femminile della sua parte diciamo più "identificativa " per l'immaginario popolare il vello pubico e in seguito la mammelle ,precise connotazioni femminili esaltate da un certo tipo di pubblicazioni dell'epoca .
    È ovvio che a cominciare dalle indagini dei carabinieri e nella disamina di Rotella traspare un certo disgusto e una pruderie fastidiosa verso le abitudini sessuali di alcuni sospetti ,ma non è che con l'avvento di Perugini e delle sue competenze professionali maturate all'estero in un paese come gli Stati Uniti foriero di casi SK le cose cambino.
    Si è sempre cercato un maniaco .
    Ora le tesi contemporanee tendono a sfatare questa leggenda incentrandosi sull'aspetto "tattico"di questo soggetto ,io stessa scrissi sembra quasi un militare .
    Ma tutto il contesto della storia non può non mettere in luce che anche fosse stato un militare era comunque un soggetto o più ,con attitudini morbose e perverse.
    I carabinieri avevano elementi per ritenere sospetti i sardi senza tuttavia avere delle prove perché il primo omicidio è stato commesso con tutti i crismi del delitto perfetto .
    Il marito cornuto si è autoaccusato ,tutti gli amanti avevano un alibi ergo non era possibile incastrare nessuno.
    Ma di punto in bianco ritornano i fantasmi dei sardi e i carabinieri sono costretti a rivedere quel singolare delitto che non era mai stato derubricato come delitto maniacale ma come delitto passionale o d'onore.
    Un appello rivolto ad un anonimo sulla stampa da parte dei CC ,mette in evidenza ancora una volta la fragilità degli apparati investigativi quando la pressione mediatica di un certo delitto si fa pressante.
    I carabinieri a differenza della polizia un tempo erano abili conoscitori del territorio ,e se si muovevano in una certa direzione c'era sempre un suo perché ,aldilà dei grossolani errori che cmq alla fine vengono fatti anche ai giorni nostri.
    Per me indirizzati verso FVinci dallo stesso Mdf .
     
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    Ciao
    Poni spunti di riflessione davvero interessanti, vediamo
    Concordo sull ambiente da sodoma e gomorra in cui si sviluppano i delitti dal 68 all 81 in particolare ed aggiungo che nella nella mia versione del MdF uomo dello stato lui questi ambienti li aveva indagati o li conosceva per lavoro.
    Sul militare propendo più per uno d'ufficio: sa sparare ma non è un soldato
    Sul collegamento del delitto del 68 credo che si faccia un errore comune: sin dal principio di esso, gli inquirenti non credono di trovare il mostro tra i sardi, ma l'origine della pistola.
    Sul contatto anonimo, mah concordo. Secondo me è un episodio che dimostra quanto brancolassero nel buio. Aggiungo che è proprio per questa assenza di piste che si punta all unico elemento certo:la pistola.
    Sulla conoscenza del territorio dei cc concordo in pieno e credo che il mdf uomo interno abbia sfruttato tutto ciò, controllo dell informazione
    Infine su F Vinci: un prototipo perfetto del futuro Pacciani
     
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