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La grafia di Pietro Pacciani
Il breve profilo che seguirà si basa principalmente sui seguenti segni: Mitomania introversa, Non omogenea della forma, Intozzata I modo, Artritica, Grossa, Intozzata II modo di alto grado, Squadrata, Stentata, Titubante, Parallela e su una fisionomia grafica propria di Secca. L'occhio esperto percepisce la coartazione di un temperamento impulsivo, basato su un forte potenziale Scattante.
E' veramente difficile trovare in questa grafia del positivo (lo esigono la metodologia e l'etica), se non un'intelligenza per le cose pratiche e che hanno a che fare con ciò che si tocca, ossia con la materia.
Altra caratteristica positiva, dovendo elencare, è il fatto che sa nascondersi. Ecco: ha appreso istintivamente strategie tese all'occultamento (cenni di Slanciata del II tipo, ma tutto il contesto grafico, con forti restringimenti, Staccata ed intenso Pendente). Se lo si vuole, il tutto lo si può definire anche furbizia.
La grafia è nera, ossia è sudicia. Le masse grafiche sono serrate e compresse, come una molla contratta al massimo consentito: prima o poi tutto, improvvisamente ed in modo isterico, può esplodere con inaudita violenza e brutalità.
Il sentimento è duro, le emozioni obnubilano, costringono ad un ripiegamento introverso molto inteso, con confusione ideativa e lavorio mentale incessante, ma rimuginato e con fissazioni, anche su base di diffidenza e su base di rivalsa compensativa.
Il filosofume rozzo, illogico e confuso è la cifra del suo pensiero. Un filosofume che può mettere illogicamente insieme il "diavolo e l'acqua santa"...
Sa apparire ossequioso con le persone importanti e/o di autorità...
Sconta il vuoto a livello interiore (ci si riferisce al sentimento), con un livello spirituale gravemente trascurato, sa recitare molte parti, inscenando emozioni, propositi e convinzioni non sentiti. E' falso, insomma e recita a soggetto, secondo le sue possibilità e secondo gli scopi che sul momento si prefigge.
Le emozioni dettano la condotta dello scrivente, anche intellettiva. Lo comprimono e gli impongono, dopo un po', un bisogno di compensazione, anche molto disordinato. La grafia, infatti, è propria di un impulsivo che "ha cercato" di coartarsi, non riscendendoci, per indebito rilievo dell'impressionabilità.
Il cibo e la benzina, dunque, sono costituiti dalle emozioni di natura sensoriale. Si necessita degli eccessi: nel bere, nel magiare, nell'aspetto sensuale, ma senza delicatezza e raffinatezza, solo per scaricare e/o per vivere l'ebbrezza. Non sono assenti gli aspetti sadici, uniti a bisogno di esercitare dominio (e necessita di esercitarlo, anche nella cerchia degli "amici". i quali sono probabilmente tenuti in scacco da lui*), naturalmente, alla sua maniera, su base di violenza, di brutalità. ma sempre di rozzezza. Insomma, tutto per nutrire anche la fantasia, per essere sempre su di giri. Perché, all'inverso, le spinte depressive prenderebbero il sopravvento...
Se il tutto lo si rapporta ai fatti del "Mostro di Firenze", chiunque vede che può essere stato il "macellaio" (ovviamente, non raffinato), ma non certamente la mente.... (ma perché ci vorrebbe una mente raffinata per trucidare coppiette?!, ndr)
* Con Pendente + Staccata sa esercitare l'osservazione del proprio ambiente. Scruta ogni particolare, naturalmente tra quelli che sollecitano la sua fantasia. Se a questo insieme si aggiungono Intozzata I modo + Aste rette + Parallela, si perviene alla conclusione che, nel caso, potrebbe ricattare i suoi "amici", per tenerli sottomessi.
Da notare che è molto diffidente, ragione per cui necessita di tenere costantemente sotto controllo eventuali complici.
Fonte: https://www.facebook.com/Grafologo.Diagnos...0302681/?type=3
P.S.:
Posto qui uno studio sulla grafia di Pacciani, magari dà qualche spunto anche agli zodiakkari... ai quali in fin dei conti voglio bene, io ho voluto bene a tutti n'i mondo e non ho fatto mai male a nessuno. Sennò pare che ce l'abbia con loro per partito preso, ma io un sono di nessun partito...
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